Descrizione
Insieme ad arch. Lucia Romanengo
STATO DI FATTO: Cascina di pietra nella campagna intorno ad Alessandria, composta da un corpo unico più piccolo organizzato in un volume residenziale e da un volume maggiore adibito a stalla, granaio e a ricovero attrezzi.
MQ: 450 interni, 700 giardino
OBIETTIVO: Trasformare gli spazi di servizio in abitazione rispettando le peculiarità originarie dell’architettura e dei materiali locali.
REALIZZAZIONE: In facciata sono state rispettate le aperture delle finestre e dei grandi arconi del fienile, mentre per il trattamento delle superfici dei muri sia esterni che interni è stato utilizzato un intonaco tradizionale a calce colorato con ossidi. All’interno, ove possibile, sono state lasciate le pietre a vista. Come nella miglior tradizione di campagna i materiali sono stati recuperati da demolizioni di casali e cascine della zona. Al piano terra ad esempio, nel pavimento in resina della cucina, spiccano gli inserti di vecchie piastrelle di ceramica.
Con le strutture in aggiunta, necessarie per un moderno utilizzo degli spazi, si è cercata invece una nuova dialettica formale e tecnologica. Il risultato formale perseguito è quello di permettere la lettura dello spazio primitivo nella sua interezza rendendo il nuovo costruito da esso indipendente, come un volume all’interno di un volume.
Qui i materiali più utilizzati sono il cemento armato e i mattoni rivestiti di intonaco in arenino di cemento. Grande risalto hanno anche il ferro e il vetro: una scala in metallo conduce ai piani superiori e una copertura in vetro è inserito nella soletta a distaccare il prospetto dal nuovo tamponamento permettendo così l’illuminazione zenitale degli spazi al piano terra. La scala è leggera e contrasta con la parete in pietra che rimane ben visibile per tutti i tre piani della struttura.
MATERIALI: calci naturali, legno, cemento, ferro, vetro e resina